La Corte costituzionale ha depositato la sentenza n.46/2008 con cui ha escluso l'illegittimità dell'art. 3 della legge n. 140/2003 ("Disposizioni per l'attuazione dell'art. 68 della Costituzione nonché in materia di processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato"- c.d. Lodo Schifani), che secondo la Corte dei Conti della Campania opererebbe un'estensione oltre i limiti consentiti dell'insindacabilità parlamentare, comprendendovi anche la responsabilità contabile e civile. La Corte costituzionale ritiene, invece, che già l'art. 68 della Costituzione «si riferisce non solo alla responsabilità penale, ma anche a quella civile, come a qualsiasi altra forma di responsabilità diversa da quella che può essere fatta valere nell'ambito dell'ordinamento interno della Camera di appartenenza».
La pronuncia della Corte costituzionale è stata richiesta nel corso del procedimento davanti alla Corte dei conti nel quale i convenuti si sono difesi invocando l'insindacabilità parlamentare per i propri atti. Si tratta di un giudizio di responsabilità amministrativa ancora in corso contro alcuni esponenti politici napoletani per il risarcimento al Comune di Napoli dei danni conseguenti a gravi pratiche corruttive legate alla costruzione della metropolitana cittadina nel periodo 1974-1992.
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