Con la sentenza n. 200 del 13 giugno 2008, è stata dichiarata incostituzionale una norma della legge della Regione Calabria (art. 3, comma 1, della l.r. n. 2 del 2007), che prevedeva che durante il loro mandato i componenti della istituenda “Consulta Statutaria” non potessero essere perseguiti, per responsabilità penale, civile o contabile, esclusivamente, per le opinioni espresse (dissenzienti o consenzienti) e per i voti dati nello stretto esercizio delle loro funzioni.
La Corte costituzionale ha ritenuto non estensibile a soggetti diversi dai consiglieri regionali la speciale guarentigia di insindacabilità di cui all’art. 122, quarto comma, Cost., collegata a quella prevista dall’art. 68, primo comma, Cost., giacché “ogni sua dilatazione al di là dei limiti precisi voluti dalla Costituzione costituisce una violazione dell’integrità della funzione giurisdizionale, posta a presidio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge”.
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