Vanity Fair, 25 novembre 2009Probabile che se Giuseppe e Maria, fuggendo da Nazareth fossero malauguratamente approdati a
Coccaglio, provincia di Brescia, non sarebbero riusciti a fermarsi nemmeno in una mangiatoia di periferia per la felice nottata del parto. Rancorosi guardiani della
Lega Lombarda, guidati da questo capolavoro di sindaco padano, il signor
Franco Claretti, li avrebbero intercettati all’ingresso del paese, chiesto i documenti, il permesso di soggiorno, le ragioni del viaggio. Per poi sgomberarli di corsa: “Tornatevene a casa vostra, non vi vogliamo”.
Il lato notevolmente vigliacco di questa vicenda è che l’operazione di rastrellamento degli immigrati (“andremo casa per casa a controllare”) la giunta leghista l’ha chiamata
White Christmas, che non vuol dire Bianco Natale, ma Natale di razza bianca. Sapendo benissimo di pronunciare una bestemmia proprio nei confronti del neonato - che si annunciò come una promessa di convivenza venendo al mondo povero, indifeso e migrante - che il Natale celebra e che loro imbrattano.
E’ da quella notte dei tempi che l’amore predicato dalla religione cristiana viene imbracciato per praticare senza rimorso
il suo contrario. Tocca vedere in questa brutta Italia pure un ministro come
Ignazio La Russa sbraitare in tv a difesa del crocefisso negli edifici pubblici. E per farlo, spalancare gli occhi: “Non lo toglieremo mai!”. E poi stringere i braccioli della sedia, gonfiare le vene del collo, gridare tre volte: “Possono morire! Possono morire! Possono morire!”. Senza neanche sospettare quanto sia grottesco difendere uno dei maggiori simboli della sofferenza umana, promettendone altrettanta.
(Vignetta di Natangelo)
Commento del giorno
Concita - utente certificato - lasciato il 25/11/2009 alle 11:37 nel post Alfano che dice le bugie
La giunta della camera ha respinto la richiesta di arresto per Cosentino.
L'immondizia nel governo si ammucchia sempre di più, è di nuovo emergenza rifiuti