
Il Fatto Quotidiano, 10 novembre 2009Domenica abbiamo domandato in prima pagina al
“nuovo” Pd di Bersani se “discuterà della moralità dei candidati”. Il “nuovo” Pd di Bersani ha subito raccolto l’appello. Infatti, nella “nuova” Direzione, fa il suo trionfale ingresso il senatore
Nino Papania da Alcamo (Trapani), ex Margherita. Lo stesso a cui hanno appena arrestato l’autista-giardiniere-factotum per
mafia. Lo stesso che nel 2002 ha patteggiato a Palermo 2 mesi e 20 giorni di reclusione per
abuso d’ufficio: era indagato per aver sistemato in posti pubblici diversi disoccupati privi dei titoli di legge, in un giro di assunzioni facili per cui sindacalisti senza scrupoli prendevano tangenti.
Nel 2008
Dario Franceschini annunciò: “Non presenteremo candidati con procedimenti in corso né con sentenze passate in giudicato”. Strano: Papania fu ricandidato dopo il patteggiamento e rieletto per la terza volta senatore (diversamente da Nando Dalla Chiesa, colpevolmente incensurato). Scelta lungimirante: il 4 novembre la Dda di Palermo ha arrestato il suo braccio destro
Filippo Di Maria, considerato l’autista, il cassiere e l’uomo di fiducia del boss di Alcamo,
Nicolò Melodia detto “il macellaio”, catturato nel 2007 assieme al capomafia
Salvatore Lo Piccolo. Nei giorni pari Di Maria scarrozzava il boss Melodia, in quelli dispari il senatore Papania. Arrotondava. “Emerge - annota la Mobile di Trapani - da numerose conversazioni che Di Maria svolgeva attività di factotum presso la villa di Scopello del predetto Papania, muovendosi incessantemente per procurare posti di lavoro ad amici e conoscenti grazie anche al diretto interessamento di collaboratori e personale di segreteria del senatore”. Ed era attivissimo “in occasione di alcune competizioni elettorali”: come “le primarie 2005 per il candidato premier” e “per il candidato alla presidenza della Regione Sicilia” (contro
Rita Borsellino e per
Ferdinando Latteri). “Lo staff del sen. Papania - scrive il gip - e altri politici locali contattavano ripetutamente il Di Maria al fine di indurlo a sostenere le iniziative politiche sopra indicate e invitandolo a fare altrettanto con tutte le persone di sua conoscenza”.
Il Giornale gongola: “Anche il Pd ha il suo ‘stalliere’ mafioso”. Ma naturalmente chi fosse Di Maria non lo sapeva nessuno. Infatti la nuova Direzione del Pd non ha trovato un posto per due simboli dell’antimafia come
Rosario Crocetta e
Beppe Lumia (la Borsellino non è iscritta). Ma a Papania sì, in quota Franceschini. E questa sarebbe l’opposizione. Poi c’è il centrodestra, con i suoi
Berlusconi,
Dell’Utri e
Cosentino. E’ la famosa “alternanza”.
(Vignetta di Fifo)Il commento del giorno
di drainyou80 - lasciato il 10/11/2009 alle 9:58 nel post Piano B: non finire in carcereE' sempre bello svegliarsi al mattino e sapere che a Roma c'è la mafia che lavora per te.