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Leggi razziste, Paese canaglia
Vanity Fair, 11 febbraio 2009 Eravamo un Paese pasticciato, pasticcione, ma almeno accogliente, almeno simpatico, ammalato di troppe lentezze e di troppo cuore, d’accordo, distratti magari dalla sopravvivenza quotidiana, ma intanto capaci di condividerla, indulgenti verso le debolezze altrui, temperati dalla consapevolezza delle nostre. Pieni di vizi, insomma, ma anche di qualche benevola virtù che faceva esclamare in Europa: “Ah, les italiennes…”. Governati da questa destra rancorosa, stiamo diventando un Paese di spaventate canaglie contro i più deboli. Ci guida l’odio per i poveri e i diversi . Ci guida la paura verso gli immigrati. Ci guida il disprezzo verso qualsiasi forma di solidarietà, intesa come fiacchezza sociale, velenoso buonismo. Ricorderemo in futuro ...
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