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Testo di Gelli, musiche di Alfano
Zorro l'Unità, 14 febbraio 2009 L’ultimo delirio uscito dal Manicomio delle Libertà è il divieto “di pubblicare il nome del magistrato titolare dell’indagine” . Pena la galera. Non è l’ennesima vendetta di chi pensa che il problema non siano i criminali, ma il “protagonismo” di certi pm. E’ molto peggio. L’idea ha un padre, anzi un maestro, anzi un gran maestro di tutto rispetto: Licio Gell i. Già il “Piano di rinascita democratica” della loggia P2 (anni '70) sollecitava “per decreto” il “divieto di nominare sulla stampa i magistrati comunque investiti di procedimenti giudiziari”. I giudici corrotti o collusi o funzionali al potere lavorano nell’ombra ed è bene che vi rimangano, per seguitare a insabbiare lontano da occhi indiscreti . Se Carnevale non presiedette il ...
continua