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Castelli in aria
Signornò, da L'Espresso in edicola L’ex Guardasigilli Roberto Castelli, che Saverio Borrelli immortalò sarcasticamente come “ l’ingegner ministro ”, non s’è ancora riavuto dalla trombatura alle comunali di Lecco. Nel cenacolo di Pontida ha minacciato: “Federalismo o secessione”. E quando Claudio Magris, da quel grande scrittore che è, lo ha rimesso a posto sul Corriere, ha replicato (chiamandolo “dottor Magris”) in pieno stato confusionale. Anzitutto l’ha accusato di non percepire bene, “da Roma” ovviamente ladrona, “la disperazione delle partite Iva del Nord”, ignorando che Magris scrive da Trieste. Poi si è imbrodato con la consueta modestia: “E’ per me grande motivo di orgoglio essere stato il ministro che è riuscito ad abolire i reati d’opinione in nome della libertà del ...
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