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Jurassic Max
Signornò, da L'Espresso in edicola C'è un che di preistorico nell'intervista rilasciata da Massimo D'Alema al Corriere della sera per proporre “un governo di transizione, di larghe intese o come vogliamo chiamarlo” (già, come vogliamo chiamarlo?). Anzitutto per il linguaggio che fa impallidire le fumisterie politichesi di Rumor, Moro e Forlani. Un frullato di “prospettive incerte”, “prendere le mosse”, “preoccupazione vivissima per lo stato del Paese”, “momento di responsabilità in cui si affrontino i problemi del Paese”, naturalmente “con coraggio”, per “un nuovo patto sociale”, anzi “patto per la crescita”, insomma un “appello alla responsabilità per aprire una fase nuova”, una “soluzione temporanea legata a obiettivi precisi”, tipo “un compromesso ragionevole (guai se fosse ...
continua