Ci svela il nostro capo del governo,
nuovamente caimano senza fren,
d’essere diventato un Padreterno,
in versione terrena un Superman.
Un successo continuo, eccezionale
nei più remoti angoli del mondo:
in Georgia non è finita male
solo grazie ad un suo deciso affondo,
fra la Russia e l’America ha mediato
per limitar le armi nucleari,
per tutta Europa il freddo è scongiurato
poiché Erdogan e Putin son compari,
grazie alla sua valente mediazione,
per la realizzazione di un gasdotto.
Della Nato è Rasmussen capoccione
poiché, col suo intervento da aquilotto,
Erdogan della nomina ha convinto.
L’economia mondiale si è salvata
solo perché l’amico Bush ha spinto,
grazie alla sua saggezza illimitata,
a far stanziare i necessari fondi.
Con l’intervento a Bruxelles sul clima
ha evitato futuri finimondi,
meritandosi universale stima.
In occasion del forte terremoto
che all’Aquila ha causato morti e danni
si è messo in sol quattro minuti in moto
approntando non miseri capanni,
ma stupende vacanze sulla costa,
accoglienti soggiorni nei campeggi,
crociere con spettacolo e aragosta
e non vi è alcun che il sisma non festeggi.
Son pronte belle case con giardino,
con piante ad alto fusto, con sculture,
con frigo, lavatrice, champagnino…
poi dicono che i sismi son sciagure!
Quando con lui si vincerà la guerra
all’evasione ed al lavoro nero
avremo un Pil miglior dell’Inghilterra
e forse forse tornerà l’Impero.
Con la sua commercial diplomazia
in Libia salveranno Ansaldo e Breda
la nostra sofferente economia
e disfattista è chi non lo creda.
Per l’Italia il G8 fu trionfale,
l’Alitalia è oramai sotto controllo
e grazie a Dell’Utri suo sodale
è ormai la mafia assai vicina al crollo.
Raccontan balle i menagram sinistri
nel dare a Berlusconi del malato:
sessantuno consigli dei ministri,
ottantasei discorsi d’un sol fiato,
parlando a braccio come nessun fa,
ventidue incontri multilaterali
con conferenze stampa là per là,
popolar gradimento senza eguali,
meglio di Obama, più di Sarkozy
e, grazie al grande amico Tarantini,
una battona almeno tutti i dì
e una decina in caso di festini.
“Come premier in centocinquant’anni
di certo il sottoscritto fu il migliore…
per promesse deluse, per inganni,
per trucchi, per menzogne, per livore.
Son recordman, Alcide ho superato
come giorni vissuti da premier,
son da tutti gli italiani molto amato
poiché sognano d’esser come me.
Da povero mi son fatto da solo,
ho i loro sentimenti ed interessi,
amo il pallone, sono donnaiolo
e mi tengo lontano dai processi.
Amo la bella vita, mi diverto,
non sono triste come sono i rossi,
ma c’è un problema che purtroppo avverto:
non avere un pisello come Bossi!”
Carlo Cornaglia 11 settembre 2009